domenica 23 febbraio 2014

Novena al Santo Volto di Gesù

Preghiera: (di Santa Teresa del Bambino Gesù) “O Gesù, che nella tua crudele Passione divenisti ‘l'obbrobrio degli uomini e l'uomo dei dolori ‘, io venero il tuo Volto divino, sul quale splendevano altra volta la bellezza e la dolcezza della divinità e che ora è divenuto per me come il volto di un lebbroso! Ma io riconosco sotto quei tratti sfigurati il tuo infinito amore, e mi consumo dal desiderio di amarti e di farti amare da tutti gli uomini. Le lagrime che sgorgano con tanta abbondanza dagli occhi tuoi mi appaiono come perle preziose, che mi è caro raccogliere, per riscattare col loro infinito valore le anime dei poveri peccatori. O Gesù, il cui Volto adorabile rapisce il mio cuore, ti supplico d'imprimere in me la tua somiglianza divina, e d'infiammarmi del tuo amore, affinché possa giungere a contemplare in cielo il tuo Volto glorioso. Amen.”  

Primo giorno: “Giunsero a un podere chiamato Getsèmani ed egli disse ai suoi discepoli: ‘Sedetevi qui, mentre io prego.’ Egli prese con Pietro, Giacomo e Giovanni e cominciò a sentire paura e angoscia. Egli disse loro: ‘La mia Anima è triste fino alla morte. Restate qui e vegliate.’” (Marco 14, 32-34) 

Preghiera: Santo Volto di Gesù, abbi pietà di noi! 

Secondo giorno: “Poi, andato un po' innanzi, cadde a terra e pregava che, se fosse possibile, passasse via da lui quell'ora. E diceva: ‘Padre! Tutto è possibile a te: allontana da me questo calice! Però non ciò Che io voglio, ma ciò che tu vuoi.’ Poi venne, li trovò addormentati e disse a Pietro: ‘Simone, dormi? Non sei riuscito a vegliare una sola ora? Vegliate e pregate per non entrare in tentazione. Lo spirito è pronto, ma la carne è debole.’” (Marco 14, 35-38). “Entrato nella lotta, Egli pregava più intensamente e il suo sudore diventò come gocce di Sangue che cadono a terra.” (Luca 22, 44). 

Terzo giorno: “Poi, rialzatosi dalla preghiera, andò dai discepoli e li trovò che dormivano per la tristezza. E disse loro: ‘Perché dormite? Alzatevi e pregate, per non entrare in tentazione.’ Mentre ancora egli parlava, ecco giungere una folla. Colui che si chiamava Giuda, uno dei Dodici, li precedeva e si avvicinò a Gesù per baciarlo. Gesù gli disse: ‘Giuda, con un bacio tu tradisci il Figlio dell'uomo?’” (Luca 22, 45-48) 

Quarto giorno: “Il Signore si voltò verso Pietro e lo guardò. Pietro allora si ricordò di quel che il Signore gli aveva detto: 'Oggi, prima che il gallo canti, avrai dichiarato tre volte che non mi conosci.' Poi uscì fuori e pianse amaramente.” (Luca 22, 71-72) 

Quinto giorno: “Intanto gli uomini che facevano la guardia a Gesù lo deridevano e lo maltrattavano. Gli bendarono gli occhi e gli domandavano: 'Indovina! Chi ti ha picchiato?' E lanciavano contro di lui molti altri insulti.” (Luca 22, 63-65) 

Sesto giorno: “Anche Erode, insieme con i suoi soldati, insultò Gesù. Per scherzo gli mise addosso una veste splendida e lo rimandò da Pilato.” (Luca 23, 11) 

Settimo giorno: “Pilato prese Gesù e lo fece frustare. I soldati intrecciarono una corona di rami spinosi, gliela misero in testa e gli gettarono sulle spalle un mantello rosso. Poi, loro si avvicinavano a lui e dicevano: 'Ti saluto, re dei Giudei!' e gli davano schiaffi.” (Giovanni 19, 1-3) 

Ottavo giorno: “Presero Gesù e lo portarono via. Lungo la strada, fermarono un certo Simone, originario di Cirène, che tornava dai campi. Gli caricarono sulle spalle la Croce e lo costrinsero a portarla dietro a Gesù. Erano in molti a seguire Gesù: una gran folla di popolo e un gruppo di donne che si battevano il petto e manifestavano il loro dolore per lui. Gesù si voltò verso di loro e disse: 'Donne di Gerusalemme, non piangete per me. Piangete piuttosto per voi e per i vostri figli.’” (Luca 23, 26-28) 

Nono giorno: “Stavano alcune donne: la Madre di Gesù, sua sorella, Maria di Cléofa e Maria di Màgdala. Gesù vide sua madre e accanto a lei il discepolo preferito. Allora disse a sua Madre: 'Donna, ecco tuo figlio.' Poi disse al discepolo: 'Ecco tua Madre'. Da quel momento il discepolo la prese in casa sua. A questo punto Gesù, sapendo che tutto era compiuto, disse: 'Ho sete.' Così realizzò una profezia della Bibbia. C'era lì un'anfora piena di aceto: bagnarono una spugna, la misero in cima a un ramo di issòpo e l'accostarono alla sua bocca. Gesù prese l'aceto e poi disse: 'Tutto è compiuto!' Egli abbassò il capo e morì.”