domenica 24 agosto 2014

Salmo per pregare durante la malattia

Salmo 38: 

“Salmo. Di Davide. Per fare memoria. 
Signore, non punirmi nella tua collera, non castigarmi nel tuo furore. 
Le tue frecce mi hanno trafitto, la tua mano mi schiaccia. 
Per il tuo sdegno, nella mia carne non c'è nulla di sano. 
Nulla è intatto nelle mie ossa per il mio peccato. 
Le mie colpe hanno superato il mio capo, sono un carico per me troppo pesante. 
Fetide e purulente sono le mie piaghe a causa della mia stoltezza. 
Sono tutto curvo e accasciato, triste mi aggiro tutto il giorno. 
Sono tutti infiammati i miei fianchi, nella mia carne non c'è più nulla di sano. 
Sfinito e avvilito all'estremo, ruggisco per il fremito del mio cuore. 
Signore, è davanti a te ogni mio desiderio e il mio gemito non ti è nascosto. 
Palpita il mio cuore, le forze mi abbandonano, non mi resta neppure la luce degli occhi. 
I miei amici e i miei compagni si scostano dalle mie piaghe, i miei vicini stanno a distanza. 
Sono come un uomo che non sente e non vuole rispondere. 
Perché io attendo te, Signore. Tu risponderai, Signore, mio Dio. 
Ecco, io sto per cadere e ho sempre dinanzi la mia pena. 
Ecco, io confesso la mia colpa, sono in ansia per il mio peccato. 
Non abbandonarmi, Signore, Dio mio, da me non stare lontano. 
Vieni presto in mio aiuto, Signore, mia salvezza.”

domenica 29 giugno 2014

Prigione di Gesù

Noi riflettiamo sulla Passione di Gesù, ma molte persone dimenticano la Prigione di Gesù dopo essere stato tradito e arrestato nel Giardino degli Ulivi, Gesù è stato messo in una Prigione durante la notte per essere giudicato da Pilato mattina. Gesù spiega in questo bello messaggio a Suor Josefa Menendez nel 1923:

"Mi contempla nella Prigione dove ho trascorso gran parte della notte dopo l'Agonia nell'Orto degli Ulivi. Alla fine, mi hanno lasciato solo, intrappolato in una Prigione buia e umida, con solo una pietra a sedere dove è rimasto il mio Corpo indolenzito pieno di freddo. Quanti giorni spero qualche anima per venire a trovarmi nel Tabernacolo e mi ricevere nel suo cuore! Quante notti trascorro da solo e penso a lei! Ma lei viene assorbita da occupazioni o dominata dalla pigrizia e non arriva. Se volete darmi una prova del vostro amore, aprite il petto affinché io faccia la mia Prigione. Arrestatemi con le corde del vostro amore. Copritemi con le vostre prelibatezze. Alimentami con la vostra generosità. Saziate la mia sete con il vostro fervore. Consolate la mia tristezza e impotenza con la vostra azienda."

sabato 12 aprile 2014

Riflessione e meditazioni sul Via Crucis

Clicca per leggere i messaggi della Madonna sul Via Crucis:

Riflessione e meditazioni sul Via Crucis:

Riflessione e meditazioni sul Venerdì Santo

Il 25 febbraio 1922, Gesù è apparso molto triste nella cappella del convento di Suor Josefa Menendez, a Poitiers, Francia, con la Croce nelle Spalle, corona di spine e il Volto sanguinante. Egli ha detto: 

"Mi console, perché le anime crocifiggono Me di nuovo. Il Mio Cuore è un abisso di dolore. I peccatori disprezzano Me e Me calpestano sotto i piedi. Vede come io sono. Quanti peccati sono commessi! Quante anime si perdono! Perciò, io vengo ottenere sollievo in coloro che vivono per confortare me. Le anime corrono alla perdizione e il mio Sangue è inutile per loro. Ma le anime che Mi amano e si sacrificano come vittime di riparazione, disegnano la misericordia di Dio. E 'ciò che salva il mondo.”

domenica 23 febbraio 2014

Novena al Santo Volto di Gesù

Preghiera: (di Santa Teresa del Bambino Gesù) “O Gesù, che nella tua crudele Passione divenisti ‘l'obbrobrio degli uomini e l'uomo dei dolori ‘, io venero il tuo Volto divino, sul quale splendevano altra volta la bellezza e la dolcezza della divinità e che ora è divenuto per me come il volto di un lebbroso! Ma io riconosco sotto quei tratti sfigurati il tuo infinito amore, e mi consumo dal desiderio di amarti e di farti amare da tutti gli uomini. Le lagrime che sgorgano con tanta abbondanza dagli occhi tuoi mi appaiono come perle preziose, che mi è caro raccogliere, per riscattare col loro infinito valore le anime dei poveri peccatori. O Gesù, il cui Volto adorabile rapisce il mio cuore, ti supplico d'imprimere in me la tua somiglianza divina, e d'infiammarmi del tuo amore, affinché possa giungere a contemplare in cielo il tuo Volto glorioso. Amen.”  

Primo giorno: “Giunsero a un podere chiamato Getsèmani ed egli disse ai suoi discepoli: ‘Sedetevi qui, mentre io prego.’ Egli prese con Pietro, Giacomo e Giovanni e cominciò a sentire paura e angoscia. Egli disse loro: ‘La mia Anima è triste fino alla morte. Restate qui e vegliate.’” (Marco 14, 32-34) 

Preghiera: Santo Volto di Gesù, abbi pietà di noi! 

Secondo giorno: “Poi, andato un po' innanzi, cadde a terra e pregava che, se fosse possibile, passasse via da lui quell'ora. E diceva: ‘Padre! Tutto è possibile a te: allontana da me questo calice! Però non ciò Che io voglio, ma ciò che tu vuoi.’ Poi venne, li trovò addormentati e disse a Pietro: ‘Simone, dormi? Non sei riuscito a vegliare una sola ora? Vegliate e pregate per non entrare in tentazione. Lo spirito è pronto, ma la carne è debole.’” (Marco 14, 35-38). “Entrato nella lotta, Egli pregava più intensamente e il suo sudore diventò come gocce di Sangue che cadono a terra.” (Luca 22, 44). 

Terzo giorno: “Poi, rialzatosi dalla preghiera, andò dai discepoli e li trovò che dormivano per la tristezza. E disse loro: ‘Perché dormite? Alzatevi e pregate, per non entrare in tentazione.’ Mentre ancora egli parlava, ecco giungere una folla. Colui che si chiamava Giuda, uno dei Dodici, li precedeva e si avvicinò a Gesù per baciarlo. Gesù gli disse: ‘Giuda, con un bacio tu tradisci il Figlio dell'uomo?’” (Luca 22, 45-48) 

Quarto giorno: “Il Signore si voltò verso Pietro e lo guardò. Pietro allora si ricordò di quel che il Signore gli aveva detto: 'Oggi, prima che il gallo canti, avrai dichiarato tre volte che non mi conosci.' Poi uscì fuori e pianse amaramente.” (Luca 22, 71-72) 

Quinto giorno: “Intanto gli uomini che facevano la guardia a Gesù lo deridevano e lo maltrattavano. Gli bendarono gli occhi e gli domandavano: 'Indovina! Chi ti ha picchiato?' E lanciavano contro di lui molti altri insulti.” (Luca 22, 63-65) 

Sesto giorno: “Anche Erode, insieme con i suoi soldati, insultò Gesù. Per scherzo gli mise addosso una veste splendida e lo rimandò da Pilato.” (Luca 23, 11) 

Settimo giorno: “Pilato prese Gesù e lo fece frustare. I soldati intrecciarono una corona di rami spinosi, gliela misero in testa e gli gettarono sulle spalle un mantello rosso. Poi, loro si avvicinavano a lui e dicevano: 'Ti saluto, re dei Giudei!' e gli davano schiaffi.” (Giovanni 19, 1-3) 

Ottavo giorno: “Presero Gesù e lo portarono via. Lungo la strada, fermarono un certo Simone, originario di Cirène, che tornava dai campi. Gli caricarono sulle spalle la Croce e lo costrinsero a portarla dietro a Gesù. Erano in molti a seguire Gesù: una gran folla di popolo e un gruppo di donne che si battevano il petto e manifestavano il loro dolore per lui. Gesù si voltò verso di loro e disse: 'Donne di Gerusalemme, non piangete per me. Piangete piuttosto per voi e per i vostri figli.’” (Luca 23, 26-28) 

Nono giorno: “Stavano alcune donne: la Madre di Gesù, sua sorella, Maria di Cléofa e Maria di Màgdala. Gesù vide sua madre e accanto a lei il discepolo preferito. Allora disse a sua Madre: 'Donna, ecco tuo figlio.' Poi disse al discepolo: 'Ecco tua Madre'. Da quel momento il discepolo la prese in casa sua. A questo punto Gesù, sapendo che tutto era compiuto, disse: 'Ho sete.' Così realizzò una profezia della Bibbia. C'era lì un'anfora piena di aceto: bagnarono una spugna, la misero in cima a un ramo di issòpo e l'accostarono alla sua bocca. Gesù prese l'aceto e poi disse: 'Tutto è compiuto!' Egli abbassò il capo e morì.”