mercoledì 1 giugno 2016

Preghiera di Sant'Agostino di Ippona

“Tardi ti amai, bellezza così antica e così nuova, tardi ti amai. Tu eri dentro di me ed io ero fuori. Lì ti cercavo. Deforme, mi gettavo sulle belle forme delle tue creature. Tu eri con me, ma io non ero con te. Mi tenevano lontano da te le tue creature, inesistenti se non esistessero in te. Mi chiamasti, e il tuo grido sfondò la mia sordità; balenasti, e il tuo splendore dissipò la mia cecità; diffondesti la tua fragranza, e respirai e anelo verso di te, gustai e ho fame e sete; mi toccasti, e arsi di desiderio della tua pace.” (Confessioni X, 27, 38)

lunedì 23 maggio 2016

Santuario della Madonna della fuga in Egitto

Santuario della Madonna della fuga in Egitto a Marilandia, Brasile.

Immagine della fuga in Egitto

Immagine della fuga in Egitto, Madonna, San Giuseppe e Gesù Bambino.

Presbiterio

Presbiterio della chiesa.

Latto destro dell’Altare

Latto destro dell’Altare.

Latto sinistro dell’Altare

Latto sinistro dell’Altare.

Cappella del Santissimo Sacramento

Cappella del Santissimo Sacramento.

Fonte battesimale

Fonte battesimale

venerdì 1 aprile 2016

Apparizioni della Madonna di Akita

Le apparizioni della Madonna a Akita, Giapone, sono ufficialmente riconosciute dalla Chiesa. La Vergine Maria è apparsa a Suor Agnese Sasagawa Katsuko. Il 12 giugno 1973, per tre giorni consecutivi, a Suor Agnese osservò dei raggi luminosi provenire dal Tabernacolo della cappella. Il 24 giugno, Corpus Domini, i raggi luminosi erano ancor più splendenti. Il 28 giugno, vigilia della festa del Sacro Cuore, una ferita a forma di crocce, di considerevoli dimensioni, si for¬mò sul palmo della mano sinistra di Suor Agnese. il 6 luglio 1973, una ferita simile comparve nella mano destra della statua della Vergine. La ferita iniziò a colare sangue. Il fenomeno si rippetè altre volte. Il 29 giugno, festa del Sacro Cuore, degli Angeli apparvero intorno all'Altare cantando il Sanctus. Furono contate 101 lacrimazioni nella imagine della Madonna, fino al 15 settembre 1981. La Madonna ha detto:

Prima apparizione, 6 luglio 1973: "Figlia mia, mia novizia, mi hai obbedito bene abbandonando tutto per seguirmi. E’ dolorosa l’infermità alle tue orecchie? La tua sordità sarà guarita, stanne certa. La ferita alla tua mano ti fa soffrire? Prega in riparazione ai peccati degli uomini. Ogni persona in questa comunità è la ma insostituibile figlia. Recitate bene la preghiera delle Serve dell’Eucarestia? Allora recitiamola insieme: 

“Sacratissimo Cuore di Gesù, realmente presente nella Santa Eucarestia, io consacro il mio corpo e la mia anima per essere interamente uniti con il Tuo Cuore che viene sacrificato in ogni istante in tutti gli altari del mondo, dando lode al Padre e invocando la venuta del Suo Regno. Ti prego, ricevi l’umile offerta di me stessa. Usami come desideri per la gloria del Padre e per la salvezza delle anime.” Santissima Madre di Dio, non farmi essere separata dal tuo Divino Figlio. Ti prego, difendimi e proteggimi come tua figlia particolare. Amen". 

Alla fine della preghiera, la Madonna dice: "Prega molto per il Papa, i vescovi e i preti. Dal momento del tuo Battesimo hai sempre pregato per loro con fede. Continua a pregare molto, moltissimo. Racconta al tuo superiore tutto quello che è successo oggi e obbedisci a tutto ciò che ti dirà. Egli ha chiesto che tu preghi con fervore". 

Seconda apparizione, 3 agosto 1973: La Madonna ha detto: "Figlia mia, mia novizia, ami il Signore? Se ami il signore ascolta quello che ho da dirti. E’ molto importante. Lo riferirai al tuo superiore. Molti uomini in questo mondo fanno soffrire il Signore. Io desidero anime che lo consolino per placare la collera del Padre Celeste. Desidero, con Mio Figlio, anime che dovranno riparare, per mezzo della loro sofferenza e della loro povertà, per i peccatori e gli ingrati. Affinché il mondo possa conoscere la Sua ira, il Padre Celeste si sta preparando a infliggere un grande Castigo su tutta l’Umanità. Con Mio Figlio sono intervenuta tante volte per placare l’ira del Padre. Ho impedito l’arrivo di calamità offrendogli le sofferenze del Figlio sulla Croce, il Suo prezioso sangue e le anime dilette che Lo consolano formando una schiera di anime vittime. Preghiera, penitenza e sacrifici coraggiosi possono attenuare la collera del Padre. Io desidero anche questo dalla vostra comunità…che ami la povertà, che si santifichi e preghi in riparazione per l’ingratitudine e le offese di tanti uomini. Recitate la preghiera delle Serve dell’Eucarestia consapevoli del suo significato. Mettetela in pratica; offrite in riparazione per i peccati tutto ciò che Dio può mandare. Fai in modo che tutte si sforzino, secondo le capacità e la posizione, di offrirsi interamente al Signore. Anche in un istituto secolare la preghiera è necessaria. Già le anime che vogliono pregare stanno per essere radunate. Senza dare troppa importanza alla forma, siate fedeli e ferventi nella preghiera per consolare il Maestro". E dopo un attimo di silenzio: "Quello che pensi in cuor tuo è vero? Sei sinceramente decisa a diventare la pietra scartata? Mia novizia, tu che desideri appartenere senza riserve al Signore per diventare la degna sposa dello Sposo, fai i tuoi voti sapendo che devi essere appesa alla croce con tre chiodi. Questi tre chiodi sono: povertà, castità e obbedienza. Dei tre l’obbedienza è fondamentale. Nel totale abbandono, fatti guidare dal tuo superiore. Egli saprà come capirti e indirizzarti". 

 Terza e ultima apparizione, 13 ottobre 1973: "Mia cara figlia, ascolta bene ciò che ho da dirti. Ne informerai il tuo superiore. Come ti ho detto, se gli uomini non si pentiranno e non miglioreranno se stessi, il Padre infliggerà un terribile castigo su tutta l’umanità. Sarà un castigo più grande del Diluvio, tale come non se ne è mai visto prima. Il fuoco cadrà dal cielo e spazzerà via una grande parte dell’umanità, i buoni come i cattivi, senza risparmiare né preti né fedeli. I sopravvissuti si troveranno così afflitti che invidieranno i morti. Le sole armi che vi resteranno sono il Rosario e il Segno lasciato da Mio Figlio. Recitate ogni giorno le preghiere del Rosario. Con il Rosario pregate per il Papa, i vescovi e i preti. L’opera del diavolo si insinuerà anche nella Chiesa in una maniera tale che si vedranno cardinali opporsi ad altri cardinali, vescovi contro vescovi. I sacerdoti che mi venerano saranno disprezzati e ostacolati dai loro confratelli…chiese ed altari saccheggiati; la Chiesa sarà piena di coloro che accettano compromessi e il Demonio spingerà molti sacerdoti e anime consacrate a lasciare il servizio del Signore. Il demonio sarà implacabile specialmente contro le anime consacrate a Dio. Il pensiero della perdita di tante anime è la causa della mia tristezza. Se i peccati aumenteranno in numero e gravità, non ci sarà perdono per loro. Con coraggio, parla al tuo superiore. Egli saprà come incoraggiare ognuna di voi a pregare e a realizzare il vostro compito di riparazione. E’ il vescovo Ito, che dirige la vostra comunità". E dopo aver sorriso aggiunge: "Hai ancora qualcosa da chiedere? Oggi sarà l’ultima volta che io ti parlerò in viva voce. Da questo momento in poi obbedirai a colui che ti è stato inviato e al tuo superiore. Prega molto le preghiere del Rosario. Solo io posso ancora salvarvi dalle calamità che si approssimano. Coloro che avranno fiducia in me saranno salvati".

martedì 23 febbraio 2016

Bellissima riflessione sulla Quaresima

Vicka Ivankovic ha detto:

"Spesso noi vediamo la Quaresima come un tempo in cui si fanno sacrifici e rinunce privandosi di caffè, alcool, cioccolata, sigarette, televisione o qualsiasi altra cosa cui siamo troppo attaccati. Ma noi dobbiamo rinunciare a queste cose per amore di Gesù e Maria, e dobbiamo stare attenti a non farlo per la nostra gloria personale. Spesso aspettiamo con ansia la fine di questi quaranta giorni solo per poter ricominciare a bere, a guardare la TV ecc... , ma questo non è il modo giusto di vivere la Quaresima! È certo che la Madonna ci chiede dei sacrifici, ma ce li chiede sempre, non soltanto durante la Quaresima. In Quaresima, dobbiamo offrire a Dio tutti i nostri desideri, le nostre croci, le nostre malattie e sofferenze, in modo da poter camminare con Gesù, camminare con Lui verso il Calvario. Dovremmo prendere a cuore di aiutarLo a portare la Croce, poiché Egli porta la Croce per tutti noi, e dovremmo chiederGli: “Signore, come posso aiutarTi? Cosa posso offrirTi?” Non dico che Egli non sia capace di portare la Sua Croce, ma quando ci uniamo a Lui con tutto il cuore, allora diventa una cosa bellissima. Non mi rivolgo a Lui solo quando ne ho bisogno, ma cammino con Lui quando Egli ha più bisogno di me, quando soffre per noi. Molte volte, quando abbiamo una croce, potremmo offrirGliela, e invece ci mettiamo a pregare così: 'Signore, Ti prego, togli questa croce dalle mie spalle, è pesante, non riesco a portarla. Perché l’hai data a me e non a qualcun altro?' No! Non è così che dobbiamo pregare! La Madonna ci dice che dovremmo dire piuttosto: 'Signore, Ti ringrazio per questa croce, grazie per questo grande dono che mi fai!' Pochissime persone capiscono il grande valore della croce e il grande valore del dono delle nostre croci quando le offriamo a Gesù. Possiamo imparare così tanto attraverso il dono di una croce! In questo tempo di Quaresima dobbiamo comprendere dal profondo del cuore quanto Gesù ci ama e cominciare a camminare al Suo fianco con grande amore. Dovremmo cercare di essere uniti a Lui nella Sua Passione. È questo il sacrificio che Egli si aspetta da noi. Camminiamo così e quando verrà il giorno di Pasqua con la Resurrezione, non vivremo la Resurrezione dal di fuori, ma risorgeremo insieme a Gesù, perché saremo diventati liberi interiormente, liberi da noi stessi e da tutte le nostre dipendenze. Non è una cosa meravigliosa? Saremo capaci di vivere il Suo amore e la Sua Resurrezione dentro di noi! Ogni croce ha la sua ragione d’essere. Dio non ci dà mai una croce senza un motivo, un significato, ed Egli sa quando ce la toglierà. Nel momento della sofferenza, ringraziamo Gesù per questo dono e diciamoGli anche: “Se hai ancora un altro dono da farmi, eccomi, sono pronto. Ora ti chiedo solo di donarmi la Tua forza per avere il coraggio di portare la mia croce e andare avanti con Te, Signore!” Ricordo cosa mi disse la Gospa riguardo alla sofferenza: “Se voi conosceste il grande valore della sofferenza!” È veramente una cosa bellissima! E poi, il resto dipende interamente da noi e dalla nostra apertura di cuore. Tutto dipende dal nostro “Si” a Gesù. Ci vuole tutta una vita per imparare questo ed andare avanti. Ogni mattina, quando ci svegliamo, possiamo cominciare la nostra giornata con Dio. La Madonna non ci chiede di pregare dalla mattina alla sera, ma di mettere la preghiera al primo posto, di mettere Dio al primo posto e poi svolgere i nostri lavori ed avanzare risolutamente in tutte le cose della nostra vita, visitando gli ammalati, ecc. Quando facciamo un’opera di carità senza pregare, questo non vale. Allo stesso modo, quando preghiamo e non agiamo con carità, non vale neanche. Queste due cose, preghiera e carità, vanno sempre insieme. E così, giorno per giorno, andiamo un passo avanti."